Giro d’Italia 2020, Cédric Vasseur della Cofidis promuove RCS: “Tutte le misure sono state rispettate, c’è il livello massimo di sicurezza possibile”
Sembra esserci più senso di sicurezza ora al Giro d’Italia 2020. Dopo alcuni casi di positività riscontrati ad inizio settimana, che avevano portato anche al ritiro di due squadre, la corsa rosa ha vissuto una settimana di polemica tra corridori che si era lamentati di un mancato rispetto della bolla, altri che avevano dichiarato di non sentirsi sicuri e una squadra, l’EF, che aveva scritto all’UCI per chiedere di chiudere anticipatamente la corsa. I tamponi degli ultimi giorni sono però fortunatamente risultati tutti negativi, ma già da un paio di giorni stanno cominciando a sollevarsi voci a sostegno di RCS.
Ultima in ordine di tempo quella di Cédric Vasseur, che ha parlato all’Équipe, spiegando di avere avuto la sensazione che tutte le misure sanitarie siano state rispettate: “Ho avuto la sensazione che le misure siano state davvero rispettate – ha infatti esordito – Gli organizzatori hanno dimostrato un grande rigore per evitare che la bolla entrasse in contatto con i tifosi. Lunedì, quando sono sceso a colazione durante il primo giorno di riposo, un’unità di controllo di RCS ha notato che indossavo una camicia Cofidis. Le ho spiegato che avevo già superato tutti i test preliminari e mi apprestavo ad andare via, ma lei non mi ha lasciato partire e mi ha costretto a fare un altro test. Sinceramente, non ho nulla da rimproverare a RCS”.
Il team manager della Cofidis ha poi commentato le varie dichiarazioni dei corridori preoccupati spiegando che ad oggi è impossibile avere una bolla ermetica al 100%, visto l’aumento dei casi di contagio, ma la bolla di RCS fornisce il massimo della protezione possibile, e ha spiegato cosa farà il suo team in caso qualcuno della squadra risultasse positivo: “Abbiamo affrontato questa eventualità sin dall’inizio delle competizioni. In caso di una sola positività, la priorità è isolare immediatamente la persona per evitare che ne contagi altre. Se i casi dovessero moltiplicarsi, come accaduto alla Mitchelton-Scott, ci ritireremo, perché c’è un momento in cui non è più possibile gestire la situazione. Non tradisco alcun segreto medico dicendo che abbiamo già dovuto gestire dei casi di Covid isolati all’interno del team. L’essenziale è evitare un’epidemia”.
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